Prima del terremoto del 1693 la chiesa di San Giorgio sorgeva all’estremità est di Ibla, vicino agli attuali Giardini Iblei. Fu costruita probabilmente a partire dal 1349 per volontà della famiglia Chiaramonte.  La chiesa aveva tre navate, due cappelle laterali e una fonte battesimale, la facciata era decorata da cinque statue che rappresentavano il Salvatore, i Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista da un lato, Pietro e Paolo dall’altro, il campanile fu completato nel 1550. Nel corso della lunga realizzazione,  i nobili locali fecero a gara per arricchire la chiesa di arredi; sono un esempio le quattro statue dedicate alle Sante Barbara, Rosalia, Agata e Lucia donate dai Fratelli Castilletti, oltre alle numerose statue, alcune delle quali, scampate al terremoto, che ancora oggi si possono ammirare dentro il Duomo, nella sagrestia di San Giorgio.

Il portale è in stile gotico- catalano, decorato da un fascio di sei colonnine su base rialzata con capitelli multipli fogliati su cui si impostano ghiere di anelli sfalsati ad arco acuto che affondano a gradoni. Sugli archi decorazioni a traforo con immagini di foglie e animali, alla base della ghiera sono rappresentati i mestieri Iblei di antica tradizione tra cui  il mielaro . All’interno della lunetta un tradizionale San Giorgio a cavallo che uccide il drago, ai lati dell’arco ogivale si vedono le aquile aragonesi segno di riconoscimento del tempo in cui fu eretto e della famiglia devota. Al centro dell’arco acuto una croce lavorata  a traforo con decorazioni floreali.

Durante il terremoto del 1693 la prima chiesa di San Giorgio crollò quasi interamente e si decise di ricostruire un nuovo tempio in un’altra zona; nel 1744 visto che si era realizzata la base dell’attuale Duomo fu deciso di “adeguare al suolo” quanto non era crollato,  quindi i muri furono abbattuti, gli altari e le statue smontate e la pietra riutilizzata. Una delle tre navate resistette sino ai primi dell’Ottocento e quando fu venduto  il sito  fu apposta la clausola di lasciarne il ricordo,  solo grazie a questo è arrivato fino a noi l’Antico Portale di San Giorgio,  che oggi tutti i viaggiatori possono ammirare passando da via dei Normanni, vicino all’ingresso dei Giardini Iblei.

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